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Aeroporto Bologna. CNA: operazione di portata storica -2-

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29-04-2014

Bologna, 29 apr. - Sab, la societa' che gestisce l'aeroporto Marconi di Bologna, e' controllata dalla Camera di Commercio con il 50,55%, dal Comune col 16,75%, dalla Provincia col 10%, dalla Regione con l'8,8% e dalla Aeroporti holding che controlla lo scalo di Torino con il 7,21% (gli altri soci mettono insieme il 6,69%). Per la quotazione in Borsa del Marconi, l'intenzione dei soci pubblici e' scendere sotto la quota del 50%, pur mantenendo il controllo dello scalo, confidando in un azionariato molto parcellizzato. In teoria, pero', un unico investitore potrebbe rastrellare sul mercato la maggioranza delle azioni, ottenendo cosi' il controllo del Marconi. "Ma dovrebbe avere molta disponibilita' economica", sottolineano da piazza della Mercanzia. Roba da sceicchi, insomma.  Per poter entrare nel segmento Star di Piazza Affari ("Ci darebbe piu' liberta'", ha spiegato questa mattina Tabellini), uno dei requisiti per le societa' di nuova quotazione e' avere una liquidita' del titolo (il flottante, in gergo) che sia almeno il 35% del capitale sociale. Tra gli altri obblighi, e' richiesto un alto livello di trasparenza nelle comunicazioni societarie e una "corporate governance", ovvero l'insieme delle regole di gestione dell'azienda, al livello degli standard internazionali. Dovra' essere garantita, tra le altre cose, la presenza di amministratori indipendenti nel Cda e la nomina di un Comitato per il controllo interno, composto in maggioranza dagli stessi amministratori indipendenti. Ad oggi sono una settantina le societa' quotate in Borsa nel segmento Star: tra le bolognesi figurano, ad esempio, Datalogic, Ima e Yoox.