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Spiagge. Categorie unite al Governo: basta promesse a vuoto pressing dopo "vuoto" legge stabilita';

forse delega a regioni

16-10-2013

Ravenna, 16 ott. - "Il disegno di legge sulla stabilita' adottato ieri dal Consiglio dei ministri nulla dispone circa la soluzione dei problemi riguardanti le concessioni demaniali marittime, al contrario di quanto anticipato ufficialmente e formalmente dal sottosegretario di Stato al ministero dell'Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta nell'incontro del 26 settembre scorso". Le associazioni dei balneari parlano di promesse del governo "disattese ancora una volta" con riferimento al mancato inserimento di articoli sulle concessioni balneari e sui temi affini nella legge di stabilita' (l'eurodeputato Carlo Fidanza di Fdi ieri ha detto che "i balneari sono vittima del fuoco incrociato tra le bande interne del Pd, nel quale la corrente emiliano-romagnola, con l'appoggio del presidente Anci Piero Fassino, ha fortemente contrastato il provvedimento perche'  preferisce la strada delle aste").  Se circolano le indiscrezioni su un emendamento che dara' delega al governo per la preparazione di un testo trasferendo la competenza alle Regioni, il fronte Sib/Fipe-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Cna Balneatori, Assobalneari Italia-Confindustria e Oasi-Confartigianato si tiene pronto alla mobilitazione se dall'esecutivo non ci saranno risposte. Le sigle in una nota congiunta oggi si lamentano "che nessun provvedimento sia stato adottato per quanto riguarda le circa 350 imprese che, a causa di canoni pertinenziali insopportabili, sono sull'orlo del fallimento essendo ormai scaduta la moratoria a suo tempo concessa". Cio' sta determinando nella categoria "delusione" ed "amarezza" per "una assenza che viene interpretata come una cedevole e inopinata inversione da parte del governo su una proposta avanzata dall'Autorevole suo rappresentante". A questo si aggiunge "la mancanza di informazione preventiva, cosi' come assicurato, nei confronti di 30 mila piccole imprese che attendono con ansia soluzioni (per quanto riguarda i "pertinenziali" siamo ormai oltre la disperazione)", segnalano tra l'altro le associazioni.(segue)