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Spiagge. Balneari al Governo: ok Baretta, ma con garanzie testo unico al "sun";

Petitti (pd): arenile non si privatizza.

08-10-2013

Rimini, 8 ott. - Concessioni piu' lunghe, calo dell'Iva, revisione dei maxi canoni. È questa la lista delle priorita' che le associazioni dei balneari italiani, le quali proprio quest'anno al salone "Sun" di Rimini Fiera hanno ritrovato l'unita', spediscono al governo. La proposta del sottosegretario Pier Paolo Baretta di sdemanializzare la spiaggia (la parte degli stabilimenti verrebbe patrimonializzata e venduta con opzione a favore degli attuali concessionari, per il resto dell'arenile ci sarebbero le gare Bolkestein a quel punto 'calmierate') piace alle categorie, che pero' da Rimini chiedono di passare presto ai fatti. Per la prima volta firmatarie di un documento unitario, le sigle Sib-Fipe-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Cna Balneatori, Assobalneari-Confindustria e Oasi-Confartigianato chiedono al governo di perfezionare la sua proposta, attesa a giorni dopo la riunione-chiave del 26 settembre scorso, tenendo conto di alcune indicazioni. Nella vendita delle superfici sdemanializzate, scrivono le associazioni, "dovra' essere assicurata l'opzione a favore degli attuali concessionari in modo diretto tra Stato e concessionario senza passaggi intermedi"; i sistemi di individuazione delle aree da sdemanializzare, poi, "dovranno essere tali da consentire a tutte le imprese esistenti di potervi rientrare"; l'unitarieta' funzionale delle imprese deve essere considerata "elemento essenziale in quanto si rivela di importanza fondamentale per garantire la salvaguardia, la tipicita' e la stessa capacita' di produrre reddito"; la componente sindacale "deve partecipare all'intera operazione ed in modo particolare ai criteri di determinazione dei valori delle aree e degli immobili che saranno alienati". (segue)