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Spiagge. oasi: piu' vessati noi di un negozio a Riccione

Mussoni: grand hotel iva 10%; pizzolante: pronti a scontro in ue

07-10-2013

Rimini, 7 ott. - "Noi di canoni paghiamo di piu' di un negozio in viale Ceccarini a Riccione, oltre alla concessione ci sono tanti servizi obbligatori e gratuiti che per noi sono costi aggiuntivi", suona la carica il presidente di Oasi-Confartigianato, Giorgio Mussoni, questa mattina all'assemblea dei balneari al "Sun" di Rimini Fiera. Con i colleghi delle altre categorie (sara' Oasi domattina a partecipare alla loro assemblea) e con il deputato Pdl Sergio Pizzolante (sul palco anche il consigliere regionale berlusconiano Marco Lombardi), l'assemblea ha discusso la proposta del sottosegretario Pier Paolo Baretta avanzata al settore in queste settimane: sulle concessioni si studia una soluzione per cui il tratto di arenile che comprende stabilimenti balneari, bar, cabine e ristoranti diventera' patrimonio dello Stato, che lo cedera' favorendo con un'opzione di acquisto agli attuali concessionari; il resto dell'arenile verra' assegnato tramite le temute gare Bolkestein ma con diritto di prelazione a chi e' gia' titolare dell'area con i manufatti. Mussoni ha teso, ancora una volta, a difendere gli operatori dall'accusa di essere dei privilegiati: "Siamo l'unica categoria del comparto turistico con l'Iva al 22%, al Grand Hotel e' al 10%". Pizzolante ha invitato a sfruttare l'imminente semestre italiano di presidenza Ue: "Dobbiamo essere pronti al confronto ma anche allo scontro in Europa, dobbiamo saper battere i pugni sul tavolo. L'Ue ha detto si' alla Spagna e non puo' dire di no all'Italia, la sostanza non e' diversa". Mussoni ne ha approfittato per rilanciare il problema dell'erosione che caratterizza la costa emiliano-romagnola e, in provincia, anche Bellaria, Misano e Cattolica: "I Comuni dovrebbero cedere ai legittimi gestori e operatori le aree che hanno acquisito dopo l'erosione".