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Crisi: Confartigianato: è ancora emergenza crediti insoluti -2-

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20-11-2013

Bologna, 3 ott. - "Sono passati otto mesi dall'entrata in vigore della legge ma- dice Granelli- l'applicazione delle nuove norme in Italia risulta ancora scarsa e, addirittura, il fenomeno dei crediti insoluti e' peggiorato nei rapporti tra privati". Per quanto concerne i debiti della Pa, questi "derivano da un sistema di regole e procedure che, soprattutto per l'esigenza di tenere i conti pubblici sotto controllo, frena l'efficienza amministrativa dei processi di pagamento, fino a produrre debiti arretrati che ad oggi superano i 91 miliardi". Per quanto riguarda invece le cause dei debiti dei privati "dobbiamo annoverare tra le cause le inefficienze della giustizia civile, che rendono conveniente essere cattivi pagatori, tanto nessuno ti imporra' mai di rientrare e soprattutto, ti resta la scappatoia del concordato che ti permettera' di far ripartire la tua attivita' senza onorare i tuoi debiti, salvo per una piccola percentuale che non coprira' neppure l'Iva che hai gia' versato", conclude il presidente di Confartigianato Emilia-Romagna.