11-09-2013
Reggio Emilia, 9 set. - Il primo trimestre 2013 per l'economia reggiana e' decisamente negativo. Il fatturato cala del 10,12% e tocca il livello piu' basso dal 2008, come avviene anche per gli investimenti che registrano un meno 45,3%. Unico segnale positivo e' il fatturato estero che registra, dopo quattro trimestri consecutivi di segno negativo, un valore tendenziale del piu' 59%, non sufficiente tuttavia, a compensare il crollo della domanda interna. E' quanto emerge dall'analisi dei bilanci di 5.040 piccole imprese effettuata da Istat per l'Osservatorio congiunturale TrendER, realizzato da Cna Emilia- Romagna e dalla FederazioneBanche di Credito Cooperativo dell'Emilia-Romagna. Dati economici, dunque, piu' che preoccupanti a cui si aggiunge la stretta creditizia che ha visto contrarre i prestiti alle imprese di un meno 3,6% tendenziale, il che significa ben 38,7 miliardi di prestiti in meno alle imprese, nel periodo maggio 2012-maggio 2013. Nel dettaglio dei singoli comparti: il settore delle costruzioni, dopo un secondo semestre 2012 di lieve ripresa, registra un calo del fatturato pari a meno 18,1% e tocca il livello piu' basso dal 2008. Continua la crisi del settore legno che registra un calo tendenziale del fatturato pari al meno 20,8%. Solo l'alimentare registra, ormai da sette trimestri consecutivi, un dato positivo alla variabile fatturato con un piu' 2,05%. (segue)
