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Imprese. Ira dei carrozzieri: l'antitrust ci criminalizza -2-

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04-04-2013

Bologna, 4 apr. - Il parere dell'Antitrust "e' completamente sbagliato nei presupposti e nelle conclusioni- aggiunge il responsabile regionale dell'Unione servizi alla Comunita' di Cna Daniele Dondarini- avallare considerazioni dell'Ivass che sostengono, come elemento di scenario, che una presunta concentrazione di ruoli nell'attivita' del carrozziere, in caso di cessione del credito, favorisca fenomeni fraudolenti e speculativi e' paradossale". Chi dovrebbe decidere, domanda, cosa e come riparare ed il costo della riparazione se non chi "direttamente svolge queste normali attivita' di impresa?" Cna, visto che l'Antitrust "eleva a prassi la presunta fraudolenza dei carrozzieri e si schiera al fianco dell'Ivass, istituto presieduto dal Direttore generale della Banca d'Italia, quindi non un soggetto qualsiasi, nella criminalizzazione del settore", ora esige "immediate rettifiche delle posizioni espresse e del parere emesso". I carrozzieri assicurano di non voler ribaltare le accuse sulle Assicurazioni, ma chiedono "rispetto e considerazione per la propria attivita' condotta malgrado le grandi difficolta connesse a questa interminabile crisi", lasciando alle "autorita' competenti il contrasto a comportamenti fraudolenti a danno degli utenti, siano essi a carico di singoli carrozzieri, sia a carico di singoli istituti assicurativi". Insomma, a ognuno il suo 'mestiere', conclude Cna, "senza cercare di prevaricare funzioni, ruoli e competenze che risiedono presso altri attori del mercato; le Assicurazioni devono svolgere il proprio ruolo senza cercare di guadagnare posizioni, introiti e margini a danno dei carrozzieri ed a questi ultimi si deve richiedere competenza, trasparenza  e professionalita' garantendo il consumatore sul piano dell'appropriatezza e dell'equita' dei servizi".