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Spiagge. ''2020 vicino'', associazioni spronano governo

in UE CNA balneatori: ok tavolo, direttiva comunitaria non e' dogma

07-08-2013

Cesena, 23 lug. - Chiedono "certezze" sulle concessioni balneari che in Italia scadono nel 2020 gli operatori di Cesenatico, riuniti in questi giorni dopo che i propri vertici nazionali di categoria (Cna Balneatori, Sib Confcommercio, Fiba Confesercenti) si sono incontrati prima coi parlamentari europei poi col governo. "Anche se siamo in piena stagione- dice Stefano Rossi, membro del coordinamento nazionale Cna Balneatori- non possiamo perdere ulteriore tempo. Le concessioni degli stabilimenti balneari sono state prorogate solo fino al 2020, quindi la scadenza e' dietro l'angolo, bisogna correre". Dopo la riunione con gli europarlamentari, il passaggio e' stato quello di intervenire nei confronti del governo Letta "che, per la verita', si era gia' dimostrato sensibile alle problematiche di carattere economico, ed anche in questa occasione ha iniziato un percorso", ricorda Cna Balneatori oggi in una nota.  Tramite il sottosegretario Pier Paolo Barretta, il governo si e' impegnato a istituire un tavolo tecnico (con governo, Regioni, Comuni, associazioni di categoria) per poi selezionare gli argomenti da inserire nell'agenda del confronto in programma con l'Ue, al fine di dirimere la spinosa questione dei bagnini. "Anche questo risultato- aggiunge Massimo Benini, bagnino di Cesenatico e membro della presidenza di Cna Est Romagna, rilanciando fra l'altro l'esempio della Spagna dove le concessioni sono state rinnovate per 75 anni- e' stato ottenuto dall'azione congiunta dei sindacati di categoria. Noi vogliamo incominciare la trattativa con l'Europa per far capire che una direttiva comunitaria non puo' essere un dogma, ma va interpretata".