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Terremoto. -3,1 mld valore aggiunto, cna: basta burocrazia

Govoni: togliere tappi e fare avanzare le pratiche per ripartire

28-05-2013

Bologna, 29 mag. - Velocizzare le pratiche per consentire l'accesso delle imprese ai fondi per la ricostruzione ed estendere la possibilita' di rateizzare le imposte anche agli imprenditori che non hanno avuto danni materiali, ma hanno subito forti perdite di fatturato. Sono queste le sollecitazioni che Cna intende presentare domani al presidente del Consiglio, Gianni Letta, in occasione della visita nelle zone compite dal terremoto del maggio 2012. L'associazione fa il punto ad un anno dal sisma, calcolando anche il valore economico espresso dai 33 Comuni dell'area colpita. "La burocrazia non puo' bloccare il processo di arrivo dei finanziamenti- avverte il presidente di Cna Emilia-Romagna, Paolo Govoni- bisogna togliere i tappi e far avanzare in fetta le pratiche. Perche' per ogni pratica che non va avanti, c'e' un'impresa che rischia la chiusura, con il paradosso di perdere aziende anche se i soldi per la ricostruzione ci sono". L'associazione ricorda che nell'area del sisma vivono 540.000 abitanti, sono insediate 51.000 imprese con 190.000 addetti. Qui si produce il 2% del Pil nazionale, gli abitanti nel 2010 hanno dichiarato oltre 7,6 miliardi di reddito, ma il terremoto ha mandato in fumo 3,1 miliardi di valore aggiunto e 2.400 posti di lavoro. Peraltro, l'effetto del sisma sull'economia di quella fetta di Emilia si e' aggiunto ai problemi legati alla crisi, che dal 2008 al 2013 hanno fatto calare in quell'area del 2,5% il numero delle imprese. (segue)