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Terremoto. Le imprese: la burocrazia fa piu' danni del sisma

appello a Errani: "prorogare lo stato di emergenza"

03-04-2013

Modena, 3 apr. - A dieci mesi dal sima che ha messo in ginocchio la bassa modenese le imprese arrivano a dire che  e' la burocrazia a fare, oggi, piu' danni del sisma di allora. Un'affermazione quasi paradossale che fotografa, pero', la situazione di stallo, di difficolta' e di pericolo per la tenuta del sistema economico che le imprese del territorio colpito dal terremoto stanno vivendo. A sostenere, ancora una volta, che cosi' non si puo' continuare e a rivendicare richieste e suggerimenti di soluzioni sono, riunite stamattina nel Tavolo di crisi, le associazioni di categoria Cna, Lapam, Confartigianato, Fam, Confcommercio, Confesercenti, Apmi, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri e l'Alleanza coop italiane. Tutte lanciano "verso Bologna e Roma le richieste del movimento di protesta e proposta civile, che si muove in rappresentanza delle imprese piccole e medie con un documento unitario di richieste".   Gli obiettivi a breve termine sono due: ottenere la proroga dello stato di emergenza fino alla fine dell'anno e ottenere l'applicazione delle leggi gia' approvate, in particolare quella che prevede l'utilizzo del fondo di sostegno al reddito per il lavoratore autonomo (creato con il decreto legge 74 del 2012 e mai finanziato), cioe' una sorta di cassa integrazione per chi lavora con partita iva che permetta di ricevere un sussidio a compensazione dei mesi di lavoro persi per causa di forza maggiore.(segue)