27-06-2013
Modena, 27 giu. - Non e' solo il futuro a spaventare le piccole imprese modenesi, ma anche il presente, almeno stando ai dati relativi al primo trimestre 2013, tutti in peggioramento rispetto ad un anno fa. Se il 2012 si era chiuso con un rallentamento della crisi, il 2013 si e' aperto nel modo peggiore, cioe' con un calo del 7,7% rispetto all'anno precedente per quanto riguarda la produzione e del 6,4% del fatturato. A tenere e' solo l'export, che raggiunge per le imprese il valore record del 26,7% del fatturato, ma si tratta di un dato da commisurare con la contrazione del mercato interno. Questi i numeri della crisi illustrati stamattina da Umberto Venturi, neopresidente Cna Modena. Numeri che testimoniano "l'urgenza di un fisco piu' equo, di una semplificazione burocratica e dell'impegno delle amministrazioni locali che devono farsi carico di questa situazione rivedendo le imposte comunali, a cominciare dall'Imu". Numeri a cui si aggiunge il peso del terremoto: "Sono seicento le domande avviate dai nostri associati, e pochissime sono quelle gia' andate a buon fine. La nostra gente e' stata trattata non bene, come fossimo cittadini di serie B- spiega Venturi, tracciando un bilancio ad un anno dal sisma-. Soffocati dalla burocrazia, dalle complicazioni nelle domande da compilare, siamo stati accusati di non essere abbastanza digitalizzati e poi una delle domande di rimborso ci e' stata rifiutata perche' le foto prodotte dall'azienda danneggiata non erano a colori".
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