News DIRE


Crisi/Reggio. CNA: centinaia di ditte edili su orlo baratro -2-

segue

19-03-2013

Bologna, 9 mar. - A rischio ci sono appaltatori, fornitori e subfornitori "che fino a qualche tempo fa rappresentavano il valore aggiunto della filiera e oggi rischiano di fallire a seguito dei mancati pagamenti di commesse, peraltro gia' svolte a regola d'arte", prosegue Bezzi. Di loro sembra non parlare nessuno, ma la Cna dice di non poter "tacere la gravita' della situazione che peggiora giorno dopo giorno. Siamo molto preoccupati perche' respiriamo ogni giorno l'angoscia, la disperazione e anche la rabbia di chi vede il baratro avvicinarsi solo per aver lavorato bene ed essersi fidato dei committenti storici del nostro territorio". Per cui, "chiediamo un punto di coordinamento con le Istituzioni, la Camera di Commercio e l'Abi perche' se non ci sono i gruppi bancari, qualsiasi discussione rischia di essere fine a se stessa. Il ceto bancario deve avere la consapevolezza del proprio ruolo in questo difficile momento, non puo' nascondersi dietro le proprie difficolta'", manda a dire Bezzi chiedendo di trovare "una via d'uscita insieme", di "unire le forze oltre le sigle e gli interessi di parte".

Ma soprattutto "non possiamo sottacere che tutto questo e' frutto di un corto circuito della liquidita' prodotto in primis dallo Stato che da tempo ha smesso di pagare le imprese che lavorano per lui: i pagamenti della Pubblica amministrazione vanno sbloccati". Per Cna, gli oltre 100 miliardi di euro di risorse "congelate" dal patto di stabilita' sono "il nodo scorsoio che rischia di strangolare migliaia di aziende". E, al di la' degli impegni di Cna per i singoli casi, "bisogna fare presto perche' di tempo non ce n'e' piu'. Le piccole aziende del comparto costruzioni sono senza ossigeno e i concordati delle grandi aziende stanno mangiando ogni loro prospettiva di un futuro".