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Crisi/Reggio. CNA: centinaia di ditte edili su orlo baratro

Bezzi: c'e' angoscia e rabbia, le banche non stiano a guardare

19-03-2013

Bologna, 9 mar. - "Non siamo piu' in presenza di crisi di alcune aziende attribuibili solamente a incapacita' dei singoli. Siamo in presenza di una vera e propria emergenza che rischia di segnare il nostro territorio per moltissimo tempo che va affrontata in modo sistematico". E dunque "occorre agire per ridare un futuro a un comparto che ha sempre rappresentato una delle voci principali del sistema produttivo locale". Fabio Bezzi, direttore generale della Cna di Reggio Emilia, lancia cosi' l'allarme sugli effetti del "perdurare della crisi" sul comparto costruzioni, "da troppo tempo fermo e senza prospettive". Non e' un caso, dunque, se "negli ultimi mesi sono venuti a galla tutti i problemi delle grandi cooperative": il crack di Cmr "non era un caso isolato"; anche Orion e Coopsette hanno scelto la strada del concordato, mentre "altre importanti cooperative fanno i conti con esuberi e stati di difficolta'".  In questo contesto, Bezzi sottolinea che "non si puo' e non si deve parlare solo della 'testa' di un comparto perche' dietro a grandi nomi ci sono centinaia di piccole imprese che fanno parte della filiera e che rischiano di chiudere per la crisi dei grandi che decidono la via del concordato sfruttando quelle misure varate dal governo Monti 'per facilitare la gestione delle crisi aziendali'. Tutto questo e' profondamente ingiusto oltre che sbagliato perche' chi rischia di scomparire sono gli incolpevoli rispetto a qualsiasi responsabilita' della situazione attuale". Inutile girarci attorno, "le tante piccole imprese fornitrici del sistema cooperativo sono allo stremo" e sono quelle, avverte Bezzi, "che da sempre hanno garantito a questo territorio quelle competenze e quella qualita' del lavoro altrimenti difficilmente ottenibile". (segue)