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Donne. A Reggio le imprese calano, ma non quelle femminili

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07-03-2013

Bologna, 7 mar. - A Reggio Emilia, inoltre, nell'ultimo anno sono in crescita sia le societa' di capitale -nel 2012 hanno raggiunto in provincia le 1.380 unita'- che le coop, passate da 133 a 144, forme organizzative maggiormente strutturate per essere piu' competitive sul fronte dell'innovazione e dell'internazionalizzazione.  Intanto dal mondo delle imprese viene l'appello affinche' l'8 marzo si riscopra "il vero valore simbolico di questa giornata istituita in memoria delle 129 operaie morte nel rogo della fabbrica in cui lavoravano nel 1908". A chiederlo e' Tiziana Elgari, presidente di Cna Impresa Donna: "Le condizioni della donna nel mondo spesso costituiscono ancora una vergogna per la societa' civile e giornate come questa sono ben accette a patto che servano per commemorare i sacrifici di quante si sono battute per ottenere pari diritti e dignita' e non per incrementare un consumismo superficiale e fine a se stesso". Cna chiede un impegno di Istituzioni e associazioni "per eliminare le discriminazioni di genere e favorire la piena parita' di trattamenti", di "promuovere e sostenere la nascita e il consolidamento delle imprese femminili" come del ruolo delle donne in economia e in politica e "condizioni per il superamento di mentalita' e situazioni socio-culturali ed economiche di svantaggio per le imprenditrici". Annarella Ferretti, presidente di Cna commercio, chiede attenzione sulla sicurezza delle donne "che nelle ore serali chiudono le serrande da sole e sono piu' esposte a situazioni di pericolo. Da tempo, gli operatori lamentano una scarsa accessibilita' al centro storico e si avverte la necessita' di migliorarne la fruibilita'. Alle donne vorrei dire invece di non avere paura di denunciare episodi intimidatori o di discriminazione ad autorita' e associazioni".