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Crisi/bologna.cna:nel 2012 addio a centinaia di aziende

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17-12-2012

Bologna, 17 dic. - Insomma, l'apertura di tante nuove aziende, non e' secondo Cna, sempre un sintomo di salute del sistema produttivo. "C'e' un'effervescenza che spesso si scontra con la difficolta' a sopravvivere", osserva Ferrante, mettendo in guardia dai rischi di iniziare un'attivita' senza un preciso piano imprenditoriale, ma sull'onda del momento, magari perche' si e' perso il lavoro o perche' la precedente esperienza si e' rivelata fallimentare. "Le dinamiche qualitative sono potenzialmente pericolose per il futuro del territorio", sottolinea il segretario di Cna, convinto che Bologna non possa rinunciare alla sua tradizione di manifatturiero. "Il terziario senza manifatturiero e' un sogno senza consistenza. E' un approccio di politica industriale che non ci appartiene, per rilanciare le imprese bolognesi e le start up innovative, c'e' bisogno di partire dal rilancio del manifatturiero esistente: se questo non avviene le cose possono andare ancora peggio", e' il monito di Ferrante.   Da parte sua, la vicepresidente della Camera di commercio, Loretta Ghelfi, premiando le giovani imprese selezionate da Cna, rinnova la richiesta alle Istituzioni di percorsi agevolati per le aziende con meno di tre anni di vita. "Servono percorsi che permettano alle giovani imprese di consolidarsi: sarebbe uno degli investimenti piu' responsabili che si potrebbero realizzare", ragiona Ghelfi. (segue)cheap vibram five fingers sale