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Spiagge. CNA Ravenna: enti locali e parlamentari siano uniti

"no a bozza decreto Gnudi, guardare a modello spagnolo"
 

07-11-2012

Ravenna, 7 nov. - Bisogna essere uniti per fermare la direttiva Bolkestein. Cna Ravenna e Cervia racchiude in questa necessita' il destino dei lavoratori balneari, invitando sindacati, enti locali e Regioni a "sedersi intorno ad un vero tavolo di concertazione con il Governo per presentarsi uniti a Bruxelles a spiegare come e' logica l'esclusione delle imprese balneari, gestori di beni e non di servizi, dalla direttiva servizi Bolkestein". La Confederazione chiede "a tutti i parlamentari locali, ai parlamentari europei eletti in questa circoscrizione, ai consiglieri regionali, ai Comuni, alle Province e alla Regione di scendere in campo direttamente per bloccare e rimandare al mittente la bozza di decreto legge presentato dal ministro Gnudi", un decreto "rifiutato da tutti", considera Cna in un comunicato.  Il rischio e' che il turismo romagnolo "gia' in difficolta' per i danni causati dal terremoto emiliano e dalla crisi", rischi di "affrontare due anni di completa paralisi degli investimenti". La scena prospettata da Cna e' che "nessuna impresa balneare avra' interesse a investire sino al 31 dicembre 2015, quando verra' a scadere la proroga disposta dalla legge n. 25/2010, ma, prevedibilmente, questo accadra' anche negli anni successivi per l'aprirsi di infiniti contenziosi legali da parte di quei concessionari che rischiano di vedersi sottrarre le loro imprese dalle evidenze pubbliche". (segue)