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Terremoto. CNA striglia Governo: emiliani figli Dio minore?

Malavasi: scadenza pagamento tasse va prorogata a giugno

26-10-2012

Reggio Emilia, 26 ott. - "Gli imprenditori colpiti dal terremoto in Emilia-Romagna, insieme a quelli di Mantova e Rovigo, sono forse figli di un dio minore?". A chiederlo e' Ivan Malavasi presidente nazionale di Cna, che protesta contro le nuove disposizioni: il prossimo 16 dicembre infatti le imprese che non potranno certificare di aver subito danni diretti, dovranno pagare tasse e contributi. "Tutto, subito, fino all'ultimo euro- puntualizza Malavasi- ci si e' dimenticati, purtroppo, che il tessuto economico colpito dal sisma avra' bisogno di molto tempo, di duro lavoro e di tanti sacrifici, per poter rialzare la testa. Voglio inoltre sottolineare che, di fronte a calamita' naturali di questa portata, una cosa simile, nel nostro Paese, non e' mai accaduta". Il decreto, intanto, deve essere ancora convertito in legge. "Cna lavorera' con la massima energia per modificarlo e per rappresentare la voce e le sacrosante esigenze di questi imprenditori", annuncia Malavasi. "Dobbiamo dare una mano anche a quelle imprese che, operando nelle zone colpite, hanno subito danni indiretti, come la perdita di ordinativi, oppure una riduzione dell'attivita' per effetto del calo delle disponibilita' finanziarie delle famiglie- prosegue il numero uno degli artigiani- si puo' e si deve agire in questa direzione allungando il periodo di rateizzazione da 18 mesi a dieci anni per coloro che hanno subito danni diretti, e a cinque anni per chi ha avuto danni indiretti".(segue)