23-10-2012
Rimini, 23 ott. - Durata delle concessioni non inferiore a sei anni ne' superiore a 25, da affidare tramite l'offerta economicamente piu' vantaggiosa. Il canone non puo' costituire criterio di valutazione dell'offerta e c'e' un indennizzo a favore dei concessionari uscenti. Entro il 31 dicembre 2014 le Regioni dovranno definire gli schemi tipo di bandi e lettere d'invito per l'affidamento. In fase di prima applicazione del decreto, "la professionalita' acquisita relativamente all'area alla quale si riferisce la procedura e' da valutare nel limite del 40% del punteggio complessivo". Sono questi alcuni dei tratti salienti dell'atteso decreto sulle concessioni balneari turistico-ricreative che il ministro per gli Affari regionali, il Turismo e lo Sport, Piero Gnudi, ha in questi giorni portato avanti su impulso delle norme Ue (l'attuale regime scade nel 2015) dopo il recente incontro a Roma con le associazioni di categoria. Categorie che, dicono oggi dopo aver visto lo schema di decreto, bocciano senza sconti il provvedimento e annunciano mobilitazioni anche perche', sostengono, Regioni e Comuni non sono stati sentiti. Nella trentina di pagine della bozza governativa, fra l'altro, compaiono alcuni degli orientamenti gia' emersi e condivisi dal Pd, alla recente festa nazionale del Turismo a Milano Marittima, ma anche dal Pdl. (segue) cheap vibram five fingers sale