08-02-2012
Reggio Emilia, 8 feb. - E' Cna la prima associazione di categoria che a Reggio Emilia punta il dito contro l'aumento dell'Imu sui fabbricati industriali previsto dal Comune nel bilancio 2012. Il presidente Tristano Mussini esprime infatti "preoccupazione" per le misure previste che alzano di due punti le aliquote per fabbricati industriali, supermercati, negozi e uffici in centro storico, passando dallo 0,76 allo 0,96 per mille. "Auspichiamo- dice Mussini- che questo passaggio possa essere rivisto al piu' presto perche' venga tenuta in maggiore considerazione la difficile situazione che vivono da troppo tempo le Pmi. Se e' importante forzare sul patto di stabilita' come sta facendo il sindaco Delrio, e' altrettanto fondamentale non dimenticare che un ulteriore appesantimento della pressione fiscale mette a rischio la sopravvivenza di centinaia di piccole imprese". Cna, aggiunge il presidente, "e' consapevole delle difficolta' in cui si trovano anche gli Enti Locali" e non a caso, ricorda, "l'associazione ha messo a punto una proposta in merito alla fase uno, quella della tassazione, chiedendo ai sindaci di non prendere decisioni immediate prima di determinare maggiorazioni di aliquote Imu visto che l'approvazione dei bilanci avverra' il 31 marzo 2012, e di mantenere le aliquote degli immobili strumentali ai livelli stabiliti dal decreto, mettendo in campo non solo l'opzione fiscale ma anche un serio ridimensionamento dei costi della macchina amministrativa". Dagli artigiani la proposta anche sui rifiuti solidi urbani di prevedere una moratoria nella applicazione delle nuove tariffe gia' dal 2012. Se Mussini boccia Reggio, promuove invece il Comune di Casalgrande dove il sindaco Andrea Rossi ha differenziato i capannoni, "prima casa dell'imprenditore", dagli altri immobili, nella tassazione.
