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Comune Bologna. CNA: IMU cala, ma resta stangata su imprese

Girotti: aziende risparmiamo 9 mln; no assoluto a rincaro TARSU

26-01-2012

 Bologna, 26 gen. - E' "positivo non applicare l'aliquota massima dell'Imu sugli immobili delle attivita' produttive", ma l'aumento della Tarsu e' indigeribile. E "comunque resta il fatto che il bilancio del Comune di Bologna rischia di essere una stangata per le imprese bolognesi". Resta critica la valutazione di Cna Bologna dopo l'incontro di questa mattina tra il vicesindaco Silvia Giannini, insieme agli assessori Matteo Lepore e Nadia Monti, e le associazioni imprenditoriali. "Giannini ci ha spiegato che la filosofia del Comune e' di portare l'aliquota Imu non al massimo del 10,6 per mille, ma al 9,6 per mille sugli immobili delle attivita' produttive- spiega Tiziano Girotti, presidente Cna Bologna- e per le imprese significa nove milioni di euro in meno da pagare rispetto ad una applicazione dell'aliquota massima". Il che piace a Cna che si dice in merito "parzialmente soddisfatta: bene tenere piu' bassa l'aliquota, come avevamo chiesto, ma la stangata per le imprese comunque resta".  Assoluta e' invece la contrarieta' "per l'aumento della Tarsu non solo per una questione economica ma di principio. Crediamo- spiega Girotti- che vada ridiscusso il rapporto tra Hera e il Comune per quanto attiene i costi del servizio a carico dei cittadini e delle imprese". In generale, conclude il presidente di Cna, "siamo consapevoli che i margini di manovra per il Comune sono molto ristretti perche' la Manovra Monti e una drammatica situazione economica impongono al Comune tagli per 50 milioni di euro. Pero' ci auguriamo che questo sia un anno straordinario, dunque la tassazione decisa per il 2012 non puo' essere considerata strutturale, dal 2013 va ridiscusso tutto, aliquote comprese".