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Comune Bologna. Avviso CNA: con IMU massima imprese chiudono

Ferrante boccia CGIL: per noi botta da 5.000 euro; piu' TARSU? no
 

25-01-2012

Bologna, 25 gen. - Gli artigiani scaldano la vigilia del match a Palazzo D'Accursio sul bilancio 2012. Se la Cgil chiede a gran voce l'applicazione dell'aliquota massima dell'Imu sulle imprese (10,6 per mille), Cna fa sapere che "se l'addizionale del Comune fosse quella massima, come richiedono alcuni sindacati, molte imprese chiuderanno". La palla va ora all'amministrazione comunale, costretta a mediare da un lato con le ragioni del mondo produttivo, dall'altro con l'asse sindacato-Pd, in pressing per non toccare l'aliquota base sulla prima casa.  In una nota, Cna parla di aumenti per le imprese bolognesi fino a 5.000 euro a causa dell'Imu. Bocciato anche l'aumento del 2% della Tarsu. Si tratta di una "stangata pesantissima per le imprese bolognesi", afferma il segretario degli artigiani Massimo Ferrante. "Molte imprese- scrive- gia' oggi sono in pesante sofferenza a causa della crisi dei mercati e della contrazione dei consumi. Quale addizionale il Comune di Bologna applichera'  sull'Imu base decisa dalla Manovra Monti, corre il rischio di essere la differenza tra la sopravvivenza e la chiusura dell'impresa". Infatti, in base ai dati elaborati da Cna, "se il Comune di Bologna applica l'aliquota massima, un'azienda meccanica pagherebbe per il suo capannone 10.000 euro di Imu all'anno, in pratica l'81% (5.000 euro) in piu' di quanto pagava nel 2011 con l'Ici. Un laboratorio di falegnameria pagherebbe l'81,7% in piu' (da 1.320 a 2.404 euro). Un'officina di autoriparatore il 96,8% in piu' (da 1.637 a 3.230 euro). Un negozio di parrucchiere il 142% in piu' (da 400 a 968 euro). Un laboratorio di software house il 142% in piu' (da 742 a 1.797 euro)".(segue)