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Crisi/Reggio. Persi 6.131 posti di lavoro dal 2008 al 2010

l'economia emergente? Consorzi fidi,tatuatori e macchinette gioco

25-01-2012

Bologna, 25 gen. - A Reggio Emilia dal 2008 al 2010, si sono persi 6.131 dipendenti, in primis giovani, stranieri e artigiani, mentre l'economia cresce nel settore dei consorzi fidi, dei tatuatori e delle "macchinette" per il gioco con vincite di denaro monete e gettoni. Ne ha parlato l'economista Guido Caselli, direttore dell'ufficio studi e ricerche di Unioncamere Emilia Romagna, al convegno organizzato ieri da Cna Industria dal titolo "Come e' cambiata l'economia della nostra regione negli ultimi 10 anni senza che ce ne accorgessimo".  "Se Reggio continuasse a crescere a velocita' costante- ha detto l'economista- le previsioni per il 2031 parlano di 136mila abitanti in piu', di 18 stranieri ogni 100 abitanti, 168 anziani ogni 100 bambini e nove over80 ogni 100 abitanti, il tutto per 19mila fabbricati e 94mila abitazioni in piu', con una superficie agricola che si ridurrebbe a meno del 22% del territorio, mentre nel 1990 rappresentava piu' del 75%. Per fortuna pero'  l'evoluzione di una societa' non avviene seguendo traiettorie lineari, la crescita di un territorio passa attraverso momenti di rottura e di discontinuita' e non si puo' prevedere con certezza il futuro: per questo l'obiettivo e' capire a fondo i cambiamenti del presente e governarli. Il futuro non si prevede, si fa, con scelte forti".(segue)