20-01-2012
Bologna, 20 gen. - Secondo Cna, che il peso dell'assistenza a casa di familiari anziani o disabili sia rilevante "lo dimostrano le stime del numero delle assistenti familiari, circa 123.000, che operano nelle nostre citta'- afferma Golfarelli- nonostante lo sforzo straordinario della Regione sul Fondo per la non autosufficienza". Quello delle badanti, dunque, "e' un vero e proprio lavoro di cura- avverte Cna- che pero' nasconde il lavoro gratuito di tanti uomini e donne o quote di lavoro nero o sottopagato". Insomma, avvertono gli artigiani, le difficolta' delle famiglie che assistono in casa un anziano o un disabile sono tante e sono "destinate ad aumentare, a causa della spirale di tagli alla spesa sanitaria e sociale e alle agevolazioni fiscali per le famiglie". Per questo, afferma Golfarelli, "e' molto apprezzabile che la Regione ammetta che il pubblico da solo non ce la fa e che occorre andare verso un'integrazione nel welfare, mettendo l'economia sociale e le imprese al centro di un nuovo sviluppo territoriale". Dunque, avverte Cna, "anche l'Emilia-Romagna, per mantenere l'attuale livello di qualita' dei servizi, ha bisogno di tutte le imprese socialmente responsabili". Dal canto suo, l'associazione di categoria si impegna "a trovare strade per rafforzare la domiciliarita', recuperare le buone esperienze territoriali sull'assistenza familiare, avviare e sostenere nuove esperienze imprenditoriali nel welfare".
