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Welfare. CNA: sconti fiscali a imprese

e buoni a famiglie

20-01-2012

Bologna, 20 gen. - Sconti fiscali e "buoni" per accedere ai servizi. E' questa l'idea di sussidiarieta' di Cna Emilia-Romagna, che propone alla Regione la sua ricetta per aprire il sistema del welfare ai privati. Gli artigiani suggeriscono dunque alla Giunta Errani di adoperarsi per "promuovere un mercato fatto da imprese responsabili, sociali e non". Un sostegno che passa da una "potente iniezione di agevolazioni fiscali, accompagnato dalla possibilita' di trasformare, in modo premiale per le famiglie, forme di sostegno al reddito legate alla non autosufficienza in 'buoni servizio'".  La proposta di Cna e' frutto della ricerca svolta tra i propri associati e realizzata dalla societa' "Anziani e non solo", che ha verificato come vivono uomini e donne, imprenditori, dipendenti o pensionati, con carichi di cura. Secondo lo studio commissionato da Cna, il carico di cura "produce un elevato e significativo deterioramento nelle relazioni sociali" per circa il 30% delle persone coinvolte e, "in modo meno pesante ma comunque rilevante", per il 50% degli intervistati. L'assistenza e' quotidiana, "con un carico di almeno 20 ore la settimana per la maggioranza dei casi e piu' di 40 ore settimanali per il 40% dei soggetti". La maggior parte delle persone "ha dai servizi pubblici un aiuto sanitario", come ad esempio l'assegno di accompagnamento o l'assegno di cura, "ma nessun aiuto, tranne quello familiare o di aiuto informale", arriva nella vita di tutti i giorni. In altre parole, analizza Lalla Golfarelli, responsabile Politiche sociali di Cna regionale, "restano rilevantissimi i costi e il carico del lavoro di cura per le famiglie, soprattutto per chi sceglie di mantenere in casa i propri familiari non autosufficienti".(segue)