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Casa. Progetto CNA per abbattere gli edifici mangia-energia -2-

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10-01-2012

Bologna, 10 gen. - Ma su quali tipi di edifici si concentra il progetto lanciato oggi a Bologna? "Gli interventi in ballo riguardano le palazzine residenziali degli anni '60-'70, gli esercizi alberghieri-ricettivi diffusi in riviera, gli edifici pubblici a partire dalle scuole", dice Nando Fabbri dello Studio Ti. E gli occupanti degli alloggi interessati? "Si possono utilizzare alloggi invenduti di valore assimilabile consentendo alle famiglie a basso reddito di collocarsi in alloggi piu' funzionali", e' la proposta di Cna.  La platea delle case nel mirino, sulla carta, e' in realta'  molto vasta: in Emilia-Romagna ci sono circa due milioni di abitazioni di cui il 60% costruite prima della legge del '91 sulle nuove prestazioni in ambito impiantistico. Intanto, si prova a cominciare: "Bisogna alzare la densita' edilizia e frazionare gli alloggi. All'estero ogni 10 anni si interviene sul 10% dei vecchi edifici, cifre per l'Italia ancora lontane. L'importante e' iniziare anche su quantita' non significative", osserva Rudi Fallaci di Tecnicoop. L'associazione e i suoi partner vogliono dunque offrire al legislatore regionale uno strumento a disposizione dei Comuni "senza consumare ulteriore territorio", scandiscono in coro Govoni e Franchini. I modelli di intervento saranno presentati nel corso di tre eventi entro giugno. Cna offre il proprio parco imprese (21.000 in tutto): "Il nostro e' l'unico grande vero progetto di settore in ambito regionale e non solo", rimarca Govoni.