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Imprese. Prevale sfiducia: per ora crescita e' impossibile

sondaggio su pmi rileva anche giro di vite in rapporti con banche

16-11-2011

Bologna, 16 nov. - Chissa' ora se stanno brindando al nuovo Governo le piccole e medie imprese (pmi) emiliano-romagnole che, intervistate dall'Istituto Freni a inizio ottobre, hanno rivelato tutta la loro sfiducia nell'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi. L'indagine, presentata stamane a Bologna nel corso di un convegno promosso da Cna regionale e Banche di credito cooperativo, ha evidenziato il livello di fiducia rispetto alle manovre finanziarie di luglio e agosto, gli umori e le aspettative per il futuro. Pressoche' azzerate nel corso della primavera e dell'estate, e' l'amara constatazione del sondaggio, le timide prospettive di ripresa di fine 2010. Che si possa riavviare la crescita e raggiungere nel 2013 il pareggio di bilancio, non lo crede quasi nessuno. I provvedimenti assunti sono ritenuti inadeguati, inefficaci e non in grado di portare il Paese fuori dalla crisi: "Cosi' non si raggiungono gli obiettivi e si rischia di peggiorare", pensa l'82% degli intervistati. Sotto accusa le scelte del governo Berlusconi che non hanno risposto all'esigenza di ridare slancio all'economia: anzi, secondo gli intervistati l'aumento dell'Iva ha ulteriormente indebolito i consumi. L'87% degli imprenditori, inoltre, fa notare che non c'e' stato nessun taglio di rilievo ai costi della politica, nessuna indicazione per ridisegnare in fretta l'assetto istituzionale. Per l'84% "non c'e' stata nessuna riforma ma solo la preoccupazione di non ledere gli interessi del proprio elettorato". (segue) nike air max