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Manovra. CNA stima la botta IMU per le imprese: +56% su ICI -2-

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22-12-2011

Bologna, 22 dic. - Lo studio sull'Imu da' il destro ai vertici della confederazione per lanciare ancora una volta l'allarme sulla nera prospettiva delle imprese nel 2012, prospettiva che per il presidente Cna Emilia Romagna, Paolo Govoni, si allunghera' con buon margine di certezza "fino al 2013". "Noi vediamo una prospettiva di grande difficolta' per giovani e donne soprattutto. Le imprese sono stremate e il credito non le aiuta". Difficile sperare in qualcosa in piu' alla Regione a sostegno dei consorzi fidi, "vero e proprio ammortizzatore sociale delle imprese", li definisce Govoni. Unifidi, il consorzio delle artigiane, nel 2011 ha controgarantito prestiti per un miliardo di euro. Viale Aldo Moro, ricorda il segretario Cna Gabriele Morelli mentre chiede per l'ennesima volta la fase due, quella della "crescita", al governo Monti ha messo sul piatto 40 milioni per lo sviluppo. Vi aspettate altro da Errani? "Mah, abbiamo visto che sono state recuperate le poste su trasporto pubblico e sanita' (85 milioni per la non autosufficienza, ndr). Sara' gia' tanto se non verranno toccate le aliquote della tassazione locale". L'addizionale regionale Irpef, e questo e' gia' una certezza, dallo 0,9% all'1,23%". Morelli conclude con un ulteriore appello al governo a una maggiore perequazione della tassazione su base regionale. "In Calabria un cittadino contribuisce per il 9% alla spesa sanitaria, in Emilia Romagna per il 60%. Questo non e' secessionismo. E' la richiesta di non fermare le locomotive del paese, oltre a noi, Lombardia, Piemonte e Veneto. Stiamo perdendo differenziale competitivo con gli altri distretti europei con cui competiamo".