15-12-2011
Bologna, 15 dic. - Hanno portato oltre 200 piccole e medie imprese sui mercati esteri, partecipando a 1.000 fiere praticamente in tutto il mondo e a 300 progetti di internazionalizzazione. Ma soprattutto hanno aiutato le piccole aziende bolognesi a guardare oltre il mercato locale e a conquistare clienti all'estero fin dal 1981, anni in cui si parlava e si ragionava ancora molto poco di internazionalizzazione. Per questo motivo Cna ha celebrato l'altra sera i primi trent'anni di attivita' di cinque suoi consorzi export con una serata di festa all'Hotel Monte del Re: Caat (Consorzio dell'artigianato artistico e tradizionale dell'Emilia-Romagna), Camser (Consorzio export di meccanica specializzata), Cermac (Consorzio di prodotti per l'Agricoltura, la Zootecnia e l'Agroindustria), Cuas (Consorzio export componenti e finiture per l'edilizia), Moda in Italy (Consorzio tra produttori del settore moda dell'Emilia-Romagna). Le duecento aziende che fanno parte dei consorzi occupano complessivamente 2.500 addetti, il loro fatturato totale e' di circa 380 milioni di euro. Un fatturato che inevitabilmente ha subi'to un calo in questi anni di crisi economica, ma comunque ragionando sul lungo periodo il fatturato estero di queste imprese e' cresciuto progressivamente raggiungendo percentuali medie di circa il 40%, con punte massime del 95%, principalmente verso Europa, Estremo Oriente, Federazione Russa, Stati Uniti, America Latina e Medio Oriente. Un dato molto significativo se si considera che la media di fatturato estero delle pmi emiliano-romagnole si attesta tra il 3% e il 4%. Le economie di scala realizzate grazie alla condivisione delle attivita' e della gestione sono stimabili in un risparmio del 35% di costi per le imprese associate ai consorzi.(segue)
