29-11-2011
Bologna, 29 nov. - All'onesta' fiscale, pero', fa fronte uno Stato che sembra essere avaro di risorse in favore dell'Emilia-Romagna, ultima a livello nazionale come trasferimenti ai Comuni (171 euro pro-capite contro una media di 255) e in fondo alla classifica anche dei trasferimenti alle Province (10 euro a testa contro una media di 24). Terz'ultima, infine, anche guardando il livello dei contributi regionali: ogni cittadino emiliano-romagnolo riceve dallo Stato 200 euro in meno rispetto ai suoi connazionali (1.298 euro pro-capite contro la media nazionale di 1.491 euro). A questo quadro vanno poi aggiunti i tagli decisi dal Governo Berlusconi, che per il 2012 in regione ammontano a 390 milioni di euro (il 35% in meno rispetto a due anni prima). Il centro studi di Mestre calcola che per i Comuni dell'Emilia-Romagna le risorse attualmente previste per il federalismo municipale corrispondono a 900 milioni di euro, ma senza il taglio ai trasferimenti deciso con la manovra del 2010 i Comuni emiliano-romagnoli potrebbero contare su oltre un miliardo di euro (l'11% in piu'). (segue)
