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Welfare. Errani: per nuova economia sociale mix col privato precariato,

'46 forme contrattuali non reggono'

26-09-2011

Bologna, 26 set. - "Il welfare puo' essere un valore importante del Pil". A ricordarlo e' il presidente dell'Emilia-Romagna, Vasco Errani, che in merito alla discussione sulla riforma del welfare in tempi di tagli, e' perentorio: "Dobbiamo puntare alla costruzione di una nuova economia sociale, facendo un mix tra societa', volontariato e, privato sociale e privato no profit". Avendo, scandisce di fronte alla platea della conferenza regionale di Cna, chiare due cose: "Fare i servizi alla persone non e' come vendere i frigoriferi. Non e' un'operazione mercato-mercato". Tra la priorita' indicate da Errani la costruzione, "Sacconi (il ministro del Welfare, ndr) permettendo, di lavoro professionalizzato". Per il governatore, infatti, "la questione delle questioni" riguarda i giovani. "Se viene usata per produrre nuove divisioni intergenerazionali, allora non andiamo da nessuna parte", avverte, invocando politiche che, per esempio, incidano sulle forme contrattuali. "Cominciamo a dirci che 46 forme contrattuali di precarizzazione non reggono, neanche per le vostre imprese", dice agli artigiani.