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Regione. CNA: policentrismo al capolinea, ecco nuovo modello

Artigiani: serve radicale riduzione costi della macchina pubblica

26-09-2011

Bologna, 26 set. - Il celebrato modello emiliano-romagnolo? "E' giunto al capolinea". A decretarne la fine e' Cna, che si e' affidata al Consorzio Aaster di Milano per capire su quali direttrici dovra' indirizzarsi lo sviluppo futuro della regione. Archiviata, dunque, l'epoca del policentrismo, quel sistema, complici le politiche di viale Aldo Moro, teso a valorizzare le singole comunita', l'associazione propone un nuovo paradigma "basato su tre grandi piattaforme": la via Emilia, da Piacenza fino alle porte di Bologna, Bologna citta' Regione, Citta' Adriatica. Su queste basi anche l'associazione intende rimodellare l'organizzazione della rappresentanza degli interessi economici. "Noi puntiamo a cambiare nei prossimi mesi le nostre strutture di rappresentanza e contribuire a ricostruire su nuove basi la comunita' economica emiliano-romagnola", annuncia il segretario di Cna, Gabriele Morelli in occasione della conferenza regionale di organizzazione dell'associazione. "La politica deve fare altrettanto e farlo agendo con rapidita'", sollecita Morelli. Da parte sua, il presidente dell'Emilia-Romagna, Vasco Errani, rivendica di aver gettato le basi del cambiamento con il Ptr. "Non ci saranno piu' modelli- avverte- continuo a dire che l'idea del modello e' un'idea statica che nasce in relazioni a dinamiche sociali, ma politiche". Insomma, il faro e' rappresentato dal Ptr. "Questo e' quello che dobbiamo fare ed e' difficile- ragione Errani- perche' quando devi costruire aree vaste che trovano una governance appropriata, si crea subito il corto circuito. Dobbiamo accelerare su Regione-sistema, senza creare strutture barocche, ma strutture che a costo zero definiscano ambiti decisionali piu' adeguati".(segue)