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Welfare. Ok a proposte CNA: testare voucher per assistenza -2-

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08-10-2011

 

Bologna, 8 ott. - Nel suo manifesto per un mercato regolato di servizi alla persona, infatti, Cna, con il segretario di Bologna Massimo Ferrante (ripetizione corretta: Massimo Ferrante) e il presidente regionale Paolo Govoni, mette in fila diverse proposte. Per esempio, sviluppare adeguate politiche di conciliazione e sostegno alle famiglie utilizzando la leva fiscale, ma anche sostenere e favorire la liberta' di scelta nell'accesso ai servizi, promuovendo dove e' pertinente l'utilizzo di voucher e sostenere la creazione di nuove imprese e di reti di imprese di servizi alla persona. Per la confederazione artigiana si devono anche semplificare le procedure amministrative e di incontro per facilitare l'accesso ai servizi, favorendo l'emersione del lavoro nero e introdurre la deducibilita' dal reddito dei costi per l'assistenza. I voucher per esempio, potrebbero arrivare da quei circa 30 milioni che nel Fondo per la non autosufficienza sono dedicati agli assegni di cura, spiega Ferrante. Poi Cna ci metterebbe "cospicui fondi", per integrare a seconda dell'estensione della sperimentazione.  Ora, fermo restando che la fiscalita' e' una competenza nazionale, le sollecitazioni trovano terreno fertile anche nell'assessore regionale alla Salute, Carlo Lusenti. "Queste sono belle proposte, che si sostituiscono a un dibattito sgangherato che abbiamo sentito finora". Il sistema del welfare, aggiunge poi, ha gia' aperto da tempo al privato: l'accreditamento oggi vede 915 strutture in Emilia-Romagna, il 48% delle quali e' privato coop comprese, e il 37% e' misto. Del totale il 14% sono strutture per anziani, "ma lo spazio c'e' ancora e nessuno ha chiuso la porta, anche perche' il mestiere principale del pubblico non e' gestire ma stabilire le regole", precisa Lusenti. Quindi va bene "trovare il modo di mettere insieme risorse, energie, spesa delle famiglie farle fruttare di piu' e' giusto".