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Imprese. Business in Serbia, 'lezione' per 100 a Bologna -2-

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07-11-2011

Bologna, 7 nov. - Inoltre, secondo Ruggero Tabossi di Naxta e Pragmata Intitute, "l'impegnativo processo di riconoscimento di Stato candidato all'Unione europea -obiettivo ormai molto vicino- non puo' che rafforzare" il ruolo di cerniera economica tra Europa e paesi dell'est. Quando la Serbia otterra' questo status, avra' anche "maggiori finanziamenti" e per i paesi dell'Ue "sara' piu' semplice e proficuo collaborare con gli attori locali del territorio. Conoscere il funzionamento e le modalita' dello strumento di assistenza finanziaria all'adesione e' pertanto da considerarsi una priorita' per i soggetti interessati a sviluppare contatti con questo Paese." Secondo Claudio Croce, responsabile del Cross border business management per il mercato centro nord Corporate & investment banking di Unicredit, oltre che per le agevolazioni fiscali e gli incentivi previsti dal governo serbo per gli investitori esteri, la Serbia e' davvero "un trampolino di lancio ideale per mercati ad elevato tasso di crescita, come quello russo". Unicredit vuole quindi proporsi come partner nel supporto allo sviluppo del business in Serbia. E Cna, ha sottolineato il segretario regionale Gabriele Morelli: "nonostante il perdurare della crisi e di una congiuntura che resta difficile, ritiene importante proporre alle proprie imprese associate, scenari di internazionalizzazione interessanti per le concrete opportunita' di investimento che offrono". Tutto questo, ha concluso, "mettendo loro a disposizione i necessari strumenti di sostegno, la rete di relazioni in essere con le autorita' locali in Serbia, consulenze e servizi altamente specializzati".