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Romagna. Spadoni (UDC Ravenna): si' a Regione

anche da CNA "piu' efficienza e risposta naturale a soppressione province"

28-09-2011

Bologna, 28 set. - Il consigliere provinciale dell'Udc di Ravenna, Gianfranco Spadoni rilancia la proposta della Regione Romagna, tanto cara ai leghisti rivieraschi. Lo fa spingendo alle estreme conseguenze i risultati dello studio commissionato da Cna al Consorzio milanese Aaster di Aldo Bonomi, che ha indicato il superamento del policentrismo propugnato per anni da Viale Aldo Moro attraverso la riorganizzazione della rappresentanza economica su tre macro-aree (Emilia Nord, Bologna metropolitana e area Adriatica). "L'area vasta naturale che corrisponde al bacino Adriatico puo' concretizzarsi con l'istituzione della nuova Regione Romagna, che alla fine produrra' tutta una serie di vantaggi sul piano economico e sociale, oltre che dell'autonomia reale", tira le somme Spadoni, che legge nello studio di Cna "uno stimolo alla discussione in corso, sia per quanto attiene le Province, sia piu' in generale, per una riorganizzazione inevitabile di prospettiva, tesa a ridisegnare i territori locali". Con l'obiettivo, spiega, "della riduzione dei costi, dello snellimento della burocrazia, dell'eliminazione di possibili sovrapposizione delle competenze e di un piu' oculata gestione della cosa pubblica". Per il centrista, dunque, la soluzione e' la nascita di una Regione autonoma della Romagna. "Il versante romagnolo ha potenzialita' inespresse- conclude- perche' in qualche modo subordinate o soffocate dallo strapotere della parte emiliana. La Regione Romagna, oltretutto, rappresenterebbe la risposta naturale al fumoso dibattito sulla soppressione delle Province".