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Comune Bologna. stop imprese: nuove tasse sono insostenibili

ma CISL ne propone una pro welfare e UIL sui grandi patrimoni

26-09-2011

Bologna, 26 set. - "Sarebbe difficilmente sostenibile un ulteriore inasprimento della pressione fiscale su famiglie, lavoro e imprese". Ancora prima di essere messa nero su bianco, l'idea del Comune di Bologna di alzare le tasse viene bocciata dalle associazioni imprenditoriali della citta'. A dirlo chiaro e tondo e' il segretario di Cna Bologna, Massimo Ferrante, che nel Consiglio comunale straordinario di oggi sulla manovra ha preso la parola anche a nome di Legacoop, Confcooperative, Unindustria e Confartigianato. "Non e' una mera formalita'- sottolinea Ferrante- e' una cosa inedita per Bologna" e altrettanto importante, perche' "portare istanze comuni e' segno di responsabilita', che sottolinea la consapevolezza del fatto che il momento e' grave". Le associazioni d'impresa invitano dunque "alla coesione e alla responsabilita'" di tutti per uscire dalla crisi. "A Bologna ci sono le condizioni per trovare" questa unita' d'intenti, sostiene il segretario di Cna, anche se il capitolo tasse rappresenta gia' un primo scoglio. Le associazioni d'impresa chiedono al Comune di non inasprire la pressione fiscale, proprio nel giorno in cui anche la Cisl propone una tassa di scopo sul welfare ("I bolognesi capiscono certe cose", assicura il segretario Alessandro Alberani) e la Uil lancia una "tassa di scopo sui possessori di grandi patrimoni locali- spiega il segretario Gianfranco Martelli- finalizzata a mettere in equilibrio il bilancio del Comune". Tasse a parte, le associazioni imprenditoriali chiedono al Comune di evitare "tagli lineari. Bisogna salvaguardare i livelli e la qualita' dei servizi alla persona e di trasporto". Inoltre, le imprese invitano Palazzo D'Accursio ad aprire i servizi sociali alla "compartecipazione dei privati, per rendere piu' capillare e qualitativo il sistema".(segue)