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Manovra. CNA: incerta e preoccupante, non aiuta crescita

Govoni: classe politica non sa rispondere a momento difficile

08-09-2011

Bologna, 7 set. - E' prevalsa l'emergenza ed e' mancato il coraggio di assumere misure forti per tagliare drasticamente i costi di funzionamento della macchina Paese per liberare risorse da destinare alla ripresa e alla crescita. Questo il giudizio di Cna Emilia-Romagna sul provvedimento varato dal Governo. L'aumento di un punto dell'Iva, spiega il presidente regionale Paolo Govoni, "e' un altro macigno sulle possibilita' di crescita della domanda interna del Paese, gia' di per se' stagnante ormai da lungo tempo". Quello "che, purtroppo, emerge- continua Govoni- e' la difficolta' estrema della classe politica di saper rispondere con efficacia e capacita' ad un momento difficile come questo che sta mettendo a rischio la tenuta economica del Paese". "Si sta accentuando una conflittualita' a tutto campo che non e' il terreno ideale per poter fare scelte importanti", mentre "sarebbe stato necessario un accordo bipartisan in grado di consentire in tempi certi la realizzazione di riforme strutturali come ad esempio quella fiscale e quella della giustizia". Govoni indica alcuni dei temi prioritari su cui avviare il confronto: i costi di funzionamento della pubblica amministrazione, il completamento dell'assetto federale, le "rendite di posizione corporative delle professioni chiuse all'interno dei loro privilegi ordinistici", le riforme strutturali di fisco e della giustizia. Invece permane un clima diffuso di incertezza, dove le piccole e medie imprese vivono alla giornata. "La seconda parte del 2010- conclude Govoni- aveva suscitato nuove speranze di recupero competitivo del nostro sistema produttivo, pur nelle difficolta' complessive dell'economia regionale. Se non si attuano provvedimenti e politiche di crescita ed incentivazione il rischio e' che nell'attuale situazione in bilico tra ripresa e stagnazione prevalga il peggio".