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Manovra. Taxisti e conducenti della CNA sul piede di guerra

la FITA proclama stato di agitazione e campagna informativa

30-08-2011

Bologna, 29 ago. - Le previsioni della manovra bis in termini di liberalizzazioni mettono in allarme taxisti e conducenti di auto a noleggio. Tanto che la Fita-Cna dell'Emilia-Romagna annuncia la proclamazione dello stato di agitazione e l'organizzazione di iniziative per informare professionisti del settore e cittadini. Non solo, assieme alle altre organizzazioni, Cna presentera' un emendamento al Senato per limitare l'applicazione delle liberalizzazioni agli ambiti stabiliti dal Parlamento europeo. Il decreto, spiega l'associazione, "prospetta una 'deregolamentazione' del mercato dei servizi che, se applicati all'attivita' di trasporto pubblico non di linea (taxi e noleggiatori) avrebbero un impatto per la tenuta economica delle imprese, ma anche sui servizi ai cittadini". A preoccupare e' l'abolizione del principio della territorialita' (che lega la licenza ad un preciso territorio), l'eliminazione dei vincoli sulle forme giuridiche delle attivita', "che apre la strada alla gestione delle licenze da parte di societa' di capitali", e delle tariffe dei servizi fissate per legge. "Si abolisce di fatto il tassametro", denuncia Cna. "Stando ai contenuti della manovra- spiega Gino Onofri, presidente della consulta Trasporti persone dell'associazione artigiana- si rischia non solo la liberalizzazione, ma l'intera organizzazione dei servizi, la trasparenza sulle tariffe, la garanzia dei servizi in tutte le fasce orarie e, non ultimo, l'estensione delle forme giuridiche con cui si puo' svolgere l'arttivita' di taxista con il rischio che sorgano monopoli. Altro che liberalizzazioni".