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Trasporti. Clacson taxi, tir e pullman: no a aumento benzina -2-

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28-07-2011

Bologna, 25 lug. - L'aumento della benzina, fanno notare Cna e Legacoop servizi, si somma alla pesante manovra finanziaria "che rischia di aggravare ulteriormente le condizioni di lavoro dei tanti operatori che nel trasporto persone come nel trasporto delle merci ogni giorno garantiscono servizi e professionalita'". L'associazione delle imprese dei trasporti ricorda poi le accise 'datate' ancora attive sul prezzo dei carburanti: "Dal 1935 ad oggi continuiamo a pagare sotto forma di accise la guerra d'Etiopia (1935), la crisi di Suez (1956), il disastro del Vajont (1963), l'alluvione di Firenze (1966), il terremoto del Belice (1968), quello del Friuli (1976), l'altro in Irpinia (1980), la guerra in Libano (1983) e quella in Bosnia (1996)". Insomma, anche se l'accisa e' una tassa di scopo, quindi finalizzata ad un'emergenza da sanare, "si continuano a pagare miliardi di euro l'anno per nulla" sostiene la Fita-Cna. E' una "violazione del principio costituzionale sulla tassazione progressiva". Sul piede di guerra anche Legacoop servizi Emilia-Romagna, il cui presidente Alberto Armuzzi afferma: "Dal 2005 ad oggi lo Stato ha aumentato la tassazione indiretta mediamente di due miliardi di euro ogni anno". E la manovra appena approvata ha reso stabile fino al 2015 l'accisa sui carburanti prevista per l'emergenza degli sbarchi dal nord Africa (che se avrebbe dovuto fermarsi al dicembre 2011). "Una mini stangata da oltre otto miliardi di euro- conclude Armuzzi- che colpisce tutti indistintamente penalizzando imprese e cittadini piu' deboli". Alla manifestazione odierne hanno aderito anche Federconsumatori, Adiconsum, Fit-Cisl, Filt-Cgil, Faib- Confesercenti, Fegica-Cisl, Assotir, Anitrav, Corriere dei trasporti, Cna autoriparazione.