News DIRE


Donne. Regione ottiene 3 mln per aiutare mamme imprenditrici -2-

segue

22-07-2011

Bologna, 7 lug. - Golfarelli ricorda infatti che i padri lavoratori autonomi non hanno il congedo parentale e le mamme possono chiedere di astenersi dal lavoro per tre mesi entro il primo anno di eta' del bambino, con un'indennita' Inps del 30% della retribuzione convenzionale, solo in caso di effettiva interruzione dell'attivita' lavorativa, attestata con una dichiarazione di responsabilita'. "Ma per le imprenditrici un'interruzione totale e' quasi sempre impossibile e la copertura e' drammaticamente bassa". In Emilia-Romagna il regolamento dell'Eber, l'Ente bilaterale dell'artigianato, ha avviato interventi di sostegno al reddito per le lavoratrici che vanno in congedo facoltativo e creato l'indennita' aggiuntiva per le imprenditrici e le socie che vanno in maternita'. "E' una scelta importante, coraggiosa e unica nel panorama nazionale. Questa opportunita'- continua Golfarelli- puo' diventare, infatti, una buona pratica da replicare". Nel Programma di azioni per l'inclusione delle donne nel mercato del lavoro, il Governo e le Regioni hanno concordato sul fatto che servono azioni sinergiche e soluzioni innovative, sia normative che organizzative, che possano agevolare la cura dei bambini e degli anziani. "Si tratta di obiettivi giusti- commenta Benedetta Rasponi presidente Cna Impresa donna regionale- ma e' necessario che le tante donne e i tanti uomini che lavorano e producono ricchezza in qualita' di imprenditori e imprenditrici siano una cifra di queste politiche e non confinate ai margini".