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Federalismo. CNA: piace a imprenditori, ma senza nuove tasse -4

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30-05-2011

Bologna, 30 mag. - Con un assetto cosi' strutturato, come ha spiegato Alberto Cestari illustrando i risultati di un'analisi sugli effetti finanziari di un ipotetico assetto federale differenziato sui bilanci di Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Lombardia, effettuata dal Centro studi sintesi di Mestre, "la Regione Emilia-Romagna potrebbe aumentare di circa un terzo la propria capacita' di spesa, guadagnando otto posizioni, salendo dal diciassettesimo (2.488 euro pro capite) al nono (3.144 europro capite)". In "una nuova impostazione di federalismo differenziato-aggiunge Morelli- parte consistente di competenze e risorse,andrebbe ad incrementare in positivo la dimensione finanziaria del bilancio regionale garantendone un reinvestimento nello sviluppo economico e sociale del nostro territorio e riportandone parte nella disponibilita' dei suoi cittadini e delle sue imprese". Accanto "ad una piu' equa redistribuzione delle risorse, occorre lavorare sul contenimento delle spese attraverso strumenti come la legge regionale di riordino istituzionale ed il Patto di stabilita' territoriale, che consentono di avviare gia' importanti processi di riforma e di riassetto della Pa in Emilia-Romagna".