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Federalismo. CNA: piace a imprenditori, ma senza nuove tasse

Morelli: piu' vantaggi con riforma differenziata
 

30-05-2011

Bologna, 30 mag. - Tutto sommato agli imprenditori emiliano-romagnoli l'idea di una riforma federale dello Stato non dispiace. La considerano una buona opportunit. per riequilibrare i rapporti tra le varie aree del Paese; uno strumento per riscrivere in modo moderno il patto tra nord e sud; per riformare i meccanismi di finanziamento della Pubblica Amministrazione. In questo senso per. vanno superate alcune contraddizioni. I pesi strutturali del Paese gravano troppo e da troppo tempo sulle regioni virtuose ed il richiamo alla solidarietà non e' piu'giustificato ne' giustificabile. Questo il quadro che emerge dal sondaggio effettuato, su un campione di piccole e medie imprese associate a Cna in regione, dall'Istituto Freni di Firenze, e presentato oggi a Bologna. Tra gli imprenditori, il proposito di riscrivere ed aggiornare il legame di solidariet. tra le Regioni attraverso una riforma di tipo federale, detiene una buona credibilit. (quasi 2 su 3). Completamente d'accordo i reggiani (26%) seguiti dai ferraresi (19%) e dai forlivesi (14,3%). Molto elevata comunque anche la percentuale di coloro che si dichiarano abbastanza d'accordo: l'85% dei parmensi, il 78% dei riminesi, il 62% dei modenesi, il 60% dei piacentini, il 42% dei bolognesi. Gli intervistati tendono a pensare che un avvicinamento dei centri di spesa ai cittadini e, soprattutto, il passaggio dal criterio della spesa storica a quello dei costi standard, rappresenterebbe un vero e proprio cambiamento di rotta, ponendo ciascuna amministrazione di fronte alle proprie responsabilità.  "Nessuno- dicono gli imprenditori- potrebbe pi- avere alibi per gli sprechi prodotti e non ci sarebbe pi- qualcun altro che li paga senza che chi li ha fatti non ne risponda mai".