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Ravenna. CNA: riqualificazione, housing sociale, energia -2-

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02-05-2011

Bologna, 29 apr. - La Cna ravennate e' molto attenta anche al federalismo. Alla luce dei decreti attuativi "possiamo dire di non esserci sbagliati", si legge in una nota: la nuova Imu (ex Ici), le possibili tasse di scopo, gli sblocchi delle addizionali Irpef comunali e regionali rischiano di fare pagare alle imprese un conto molto salato". La Cna chiede alla nuova amministrazione garanzie perche' "non siano ancora una volta le imprese a dovere pagare il conto salato di un federalismo che, cosi' come impostato, non ci convince". Le proposte toccano poi tematiche trasversali e generali sulle quali il Comune non puo' intervenire direttamente, ma l'auspicio della Cna e' che siano costantemente all'attenzione, commenta Andrea Dalmonte, presidente della Cna comunale. "Mi riferisco all'acceso al credito della Pm, all'internazionalizzazione, alle politiche per l'innovazione, alle reti di impresa, al rapporto con la scuola e l'Universita', alle grandi infrastrutture di rilevanza nazionale (E55 e Romea in primis), alla green economy, alla semplificazione amministrativa". Tutte queste idee arrivano dal lavoro che Cna sviluppa con le aziende attraverso il confronto. Solo a Ravenna si parla di 2.000 imprese artigiane e della piccola e media industria, conclude Dalmonte, che contano oltre 2700 imprenditorie piu' di 10.000 dipendenti.