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Spiagge Rimini. CNA: che ansia sui gazebo, regna incertezza

"seguiamo norme del comune, ma magistratura dice il contrario"

28-04-2011

Rimini, 28 apr. - Per ora dicono che non ci sono nuovi casi dopo quelli che avevano fatto tremare gli operatori riminesi un anno fa per iniziativa della Procura, ma non si sa mai. "Imprenditori e cittadini accusati di abuso edilizio per avere eretto gazebo osservando scrupolosamente le disposizioni contenute nel regolamento comunale ancor oggi vigente" si dicono preoccupati, riporta in una nota Cna Rimini. "Sappiamo- scrive l'associazione per mano del responsabile Turismo e Commercio locale, Ivano Panigalli- che esiste una 'querelle' fra Comune di Rimini e magistratura in merito alla legittimita' di tettoie, verande e gazebo eretti con comunicazione al Comune, accompagnata da planimetrie e relazione tecnica". La magistratura ritiene, contrariamente al Comune, che per erigere i manufatti in questione serva il permesso di costruire con relative procedure collaterali, mentre l'amministrazione comunale ha previsto, fin dal 1989, una semplice comunicazione di conformita' al regolamento per l'arredo urbano. "Ora che le strutture ritenute abusive cominciano ad essere poste sotto sequestro, con ben piu' gravi possibili ripercussioni per quelle che sorgono sulle aree demaniali", fa presente Cna, a stagione ormai avviata "gli esercenti rischiano di non poter utilizzare spazi che sono vitali per le attivita' turistiche anche con l'inevitabile danno d'immagine dovuto alla presenza delle bandelle rosse che cingono inevitabilmente la struttura sequestrata nel pubblico esercizio, alla stregua di una scena del crimine". L'udienza che decidera' le sorti del primo gazebo sequestrato e' fissata per gennaio 2012. Per l'associazione si tratta di un nuovo problema: "Questi imprenditori, dapprima vessati dalle iniziative di projet financing, dalla mannaia dell'aumento smisurato dei canoni, dalla direttiva Bolkeinstein che riguarda la durata delle concessioni, sono ora assoggettati a questa ulteriore incertezza".