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Energia. Unindustria Bologna: danni immediati e devastanti -2-

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11-03-2011

Bologna, 11 mar. - Dure proteste anche da parte di Cna, Confartigianato, Claai, UnionApi, Confcooperative, Legacoop, Agci, Confagricoltura, Cia, Copagri, Confcommercio e Confesercenti. "Le azioni concrete- lamentano le associazioni- non vanno nella direzione di sviluppare e sostenere le fonti rinnovabili, come richiesto dalla normativa europea". Per questo chiedono "l'immediata determinazione da parte del ministero dello Sviluppo economico, previo confronto con le organizzazioni imprenditoriali, del nuovo decreto di regolamentazione degli incentivo" e sollecitano un incontro con il ministro. Il decreto preoccupa anche la Cisl "per le possibili ricadute negative sul versante dell'occupazione e del risparmio energetico del Paese", interviene sul fronte sindacale il segretario regionale della Cisl, Giorgio Graziani. "Questo provvedimento-denuncia- pone a rischio il Piano energetico regionale per il triennio 2011-2013, condiviso anche dalla Cisl nelle sue linee fondamentali, in quanto risposta, benche' locale e parziale, alla prossima sfida energetica". In Emilia-Romagna, ricorda, l'economia verde significa 647 imprese, con 25.000 addetti e oltre 4,5 miliardi di euro di fatturato. Anche per questo la Cisl auspica "un'attenta riconsiderazione" del decreto da parte del governo.