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Carburanti. Autotrasportatori CNA: aumenti inaccettabili -2-

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03-03-2011

Bologna, 3 mar. - "Malgrado i bilanci delle imprese di trasporto siano da anni in forte sofferenza- prosegue Franchini- i trasportatori lasciano tuttora allo Stato circa 500 milioni l'anno sotto forma di accise. A fronte di questa situazione gli strumenti di determinazione dei cosidetti 'costi minimi' stanno mostrando tutta la loro inefficacia. Cosi' pure come risultano inefficaci gli strumenti recentemente adottati sui tempi di pagamento. La realta' e' che le tariffe si stanno abbassando e molte aziende di trasporto ci segnalano che la committenza sta chiedendo una sorta di 'contributo di solidarieta'' ai trasportatori per abbassare i prezzi. Al danno, poi, si aggiunge la beffa: ogni tanto si legge che i prezzi dei beni di consumo risentiranno degli aumenti a causa dell'incidenza dei costi del trasporto". Insomma, la normativa esistente, quella che dovrebbe adattare i costi del trasporto alla dinamica del costo del gasolio, "si sta rivelando inefficace". Per questo Cna-Fita lancia "una provocazione": occorre uno strumento di compensazione automatico attraverso il recupero delle accise che vada a riequilibrare la dinamica del costo del gasolio in caso di incrementi. "Sarebbe un segnale concreto di considerazione dell'importanza di un settore che contribuisce per il 7% alla determinazione del Pil del nostro Paese". Per l'associazione degli autotrasportatori occorre inoltre istituire "una commissione di verifica che accerti l'esistenza o meno di fenomeni meramente speculativi sul costo del gasolio". Nei prossimi giorni Cna-Fita intende verificare la disponibilita' dei propri interlocutori a lavorare su questa ipotesi. "Una cosa- conclude l'associazione- e' certa: la categoria dei trasportatori non puo' resistere ulteriormente".