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Imprese Reggio. Futuro incerto, nuovi mercati per ripartire rapporto Unicredit su pmi,

obiettivo internazionalizzazione

18-02-2011

Reggio Emilia, 18 feb. - E' nell'internazionalizzazione, in particolare nelle esportazioni e nella scoperta di nuovi mercati, l'opportunita' che le piccole imprese di Reggio Emilia devono cogliere per rilanciare l'economia del territorio. E' quanto emerge in sostanza dal settimo rapporto sulle piccole imprese di Unicredit, il cui focus per il capolugo emiliano e' stato presentato oggi alle associazioni di categoria da Stefano Rossetti, responsabile Unicredit del Network Famiglie e Pmi dell'Emilia-Romagna. Presenti all'iniziativa, andata in scena nella sede della Fondazione Manodori, Cristina Carbognani, presidente Api Reggio, Stefano Landi, presidente Confindustria, Roger Ganassi, direttore generale Confesercenti, Mauro Garlassi, direttore Generale Confartigianato, e il presidente della Manodori Gianni Borghi. Secondo i risultati del rapporto, dunque, tra le piccole imprese locali e' diffusa l'opinione che il processo di internazionalizzazione abbia risvolti positivi per il sistema icroimprenditoriale locale. In particolar modo gli imprenditori dell'area reggiana intervistati segnalano, come conseguenza positiva dei processi di internazionalizzazione, una maggiore tendenza all'aggregazione tra piccole imprese (38,8%). Il dato provinciale, ampiamente superiore a quello regionale e a quello nazionale, indica che le imprese locali hanno percepito l'importanza di una crescita dimensionale funzionale alla penetrazione sui mercati esteri. Allo stato attuale si registra per contro come, per tre piccole aziende su quattro, l'area in cui si sviluppa il business raramente supera i confini provinciali e regionali. (segue)