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Trasporti. i privati: senza di noi non si va, integrare

CAIPET: firmato accordo mobilità, usarci per avere efficienza

09-02-2011

Bologna, 9 feb. - Se il trasporto locale e' a rischio, allora devono entrare in campo i privati: serve piu' integrazione tra pubblico e privato. E' l'appello delle imprese private di trasporto delle persone, attraverso il Caipet dell'Emilia-Romagna, l'organismo costituito da Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Confcooperative-Federlavoro, Legacoop-Servizi e Anav-Confindustria. Sono loro, oggi, a ribadire, dopo le polemiche di questi ultimi giorni sul costo dei biglietti, che c'e' una "sola strada per contenere la spesaáe ottenere un servizio efficiente". E cioe', una maggiore integrazione tra pubblico e privato e una strategia intermodale fra sistemi della mobilita'. Strettoáfra la crescita dei costi e il taglio di risorse destinate al settore,áil Trasporto pubblico locale, per gli aderenti ai Caipet,á"rischia di non mantenere un ruolo strategico nell'ambito della mobilita'". Col Patto per la mobilita', spiega il coordinatore del Caipet Elmo Giovannini, le imprese artigiane e cooperative dell'Emilia-Romagna hanno fatto capire che anche andando verso l'industrializzazione del settore, gli enti pubblici "devono cercare una piu' stretta sinergia con l'imprenditoria privata per avere piu' efficienza e meno costi". Il Patto, infatti, ha "solo parzialmente posto rimedio", per il 2011,áai tagli di risorse nazionali, ma le prospettive sono ancora caratterizzate "da gravi incertezze sul versante economico", aggiunge Giovannini. Senza entrare nella polemica dei biglietti, il Caipet ricorda che il Patto per la mobilita', nato per dare una risposta ai tagli, da' anche prospettive per il futuro della mobilita' in Emilia Romagna. "Pero', per avere effetto deve vedere tutti i sottoscrittori fare la propria parte. Le imprese private lo vogliono fare. Non vorremmo che, sopita la polemica, tutto tornasse sotto silenzio", conclude.