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Crisi. Futuro incerto per artigiani, investimenti in freezer

Indagine Trender: ancora lontani i livelli di fatturato del 2007

31-01-2011

Bologna, 31 gen. - Prospettive incerte per l'artigianato emiliano-romagnolo, che, di fronte ad una ripartenza ancora piuttosto debole, continua a rimandare i nuovi investimenti. E' quanto emerge da TrendEr, l'osservatorio congiunturale sulle micro e piccole imprese dell'Emilia-Romagna realizzato da Cna e Bcc con la collaborazione scientifica dell'Istat sui bilanci di 5.040 aziende associate in regione (da uno a 19 addetti). Dall'indagine emerge come nel terzo trimestre 2010 il fatturato sia cresciuto del 4,5%, la spesa per le retribuzioni sia aumentata dell'1,3% e quella per i consumi dell'8,3%, mentre continuano a calare gli investimenti, che perdono il 5,2%. Guardano ad un altro tipo di parametro, fatto cento la media regionale, il fatturato totale si attesta a 100.8, ma non ha ancora raggiunto il valore massimo di 121.2 registrato nel 2007. Il quadro, osserva Gabriele Morelli, segretario di Cna Emilia-Romagna, "evidenzia come non sussistano ancora le condizioni per dire che siamo fuori dalla crisi: i dati trimestrali rilevati acuiscono la percezione di un andamento altalenante che non rassicura sui tempi della ripresa". Per questo gli investimenti risultano ancora in diminuzione. "Siamo ben lontani dall'aver recuperato quanto perduto nel 2008- ragiona Morelli- il fatto che le imprese non se la sentano di rischiare testimonia le loro preoccupazioni verso la prospettiva, che risulta ancora tutt'altro che consolidata e certa". Sul piano geografico, per quanto riguarda il fatturato totale, meglio la Romagna dell'Emilia: Rimini mette a segno un +41,8% sull'anno precedente, compensando la perdita del 35% rilevata nello stesso periodo del 20089. Seguono a ruota Forli'-Cesena con,un +13,1% e Ferrara con un 10,3%, solo ravenna registra una lieve perdita dello 0,7%.(segue)