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Comune Bologna. CNA: CGIL avanza richieste incostituzionali

Ghelfi: decisamente ipocrita dire che non hanno intenzioni ostili

09-12-2010

Bologna, 9 dic. - Dura replica di Cna alla Cgil di Bologna, che ha proposto una netta differenziazione nella definizione delle tariffe dei servizi tra lavoratori dipendenti e autonomi, rispolverando il tema dell'evasione fiscale. "I principi di differenziazione che sempre vengono invocati, ci pare proprio siano incostituzionali", ribatte il segretario dell'associazione artigiana, Loretta Ghelfi, invitando il sindacato ad affrontare il tema con "serieta', responsabilita' e non demagogia". Insomma, Cna sembra non credere troppo alla dichiarazione di "non ostilita'" della Cgil. Anzi. "E' decisamente un po' ipocrita parlare di nessuna intenzione ostile mentre si batte sul solito tasto della presunzione di evasione degli autonomi", e' la risposta picca di Ghelfi. "La Cgil- prosegue- sembra sempre non avere presente che un lavoratore autonomo, a differenza di qualunque dipendente, soprattutto negli anni di avvio dell'attivita', investe e mette a rischio risorse proprie e della propria famiglia, ed e' quindi normale che abbia redditi bassi e spesso fatichi ad arrivare alla fine del mese". Dunque, "e' proprio questa tipologia di lavoratori autonomi quella maggiormente interessata all'argomento dei servizi per l'infanzia, in quanto giovani imprenditori con elevata probabilita' di avere figli piccoli". Quanto poi all'accusa di evasione, Cna ne ammette l'esistenza, "sia se riferita al lavoro autonomo che dipendente", ma ribadisce che sta allo Stato riscontrarla e contrastarla. "Lo auspichiamo davvero- assicura Ghelfi- perche' l'evasione e' un fattore di squilibrio e di concorrenza sleale sul mercato. Con la crisi di questi due anni poi, sono purtroppo tante le piccole imprese familiari, giovani o non giovani, che hanno gia' impegnato tutti i risparmi e i beni familiari per reggere".(segue)