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Edilizia Rimini. SOS ANCE: appalti ingessati dai burocrati "monetizzazioni abnormi";

nasce tavolo con sindacati-professioni

16-11-2010

Rimini, 16 nov. - Il piu' basso numero di appalti edili in Emilia Romagna. Una burocrazia sempre "ingessata", ma anche una "entita' abnorme" degli importi riferiti alla monetizzazione dei parcheggi e delle aree verdi. Un calo di ordini, fatturati e occupazione. Dato che il mattone riminese continua ad attraversare una delle sue crisi piu' profonde di sempre, non resta che unire le forze e sperare. A Rimini nasce oggi "il tavolo di concertazione sull'edilizia". Ne fanno parte le associazioni di categoria (Ance Rimini, Cna, Confartigianato, Confcooperative, Legacoop), le organizzazioni sindacali (Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil) e i professionisti (Consulta delle professioni tecniche). Uno a fianco dell'altro con un obiettivo preciso: "Richiamare l'attenzione sul gravissimo stato del settore e trovare al piu' presto soluzioni concrete ai tanti problemi che lo bloccano", e' il coro uscito dalla conferenza stampa di oggi. Tutti uniti per chiedere alla pubblica amministrazione, in particolare al Comune di Rimini, "maggior sviluppo, piu' sicurezza per i lavoratori, piu' appalti ed attenzione per le imprese, per i lavoratori e per i professionisti, una burocrazia piu' snella e meno oneri". Associazioni, sindacati e professionisti si armano di numeri. Rimini, ad esempio, rimane la provincia in regione con il piu' basso numero di appalti pubblici di lavori edili: nel 2009 (fonte Ance) i bandi di gare pubbliche sono stati solo 12, contro i 54 del primo classificato Parma ma anche contro i 25 della penultima provincia, i 'cugini' di Forli'-Cesena. La somma dei dati della Cassa mutua edile locale e del Cedaiier (Cassa edile dell'artigianato), evidenziano che ad aprile-giugno 2010 le imprese iscritte erano 919 contro le 962 dello stesso periodo del 2009 (meno 4,67%). (segue)